Credici. Anche quando sei il solo.

C’era una città isolata dal mondo esterno, circondata da una scogliera alta 4.000 metri.
La città era piena di camini.
Il fumo saliva da ogni parte, annebbiando il cielo sopra la città.
Fumo, e ancora fumo, dalla mattina alla sera.
Le persone che vivevano nella città del camini erano imprigionate nel fumo nero.
Nulla sapevono del cielo blu.
Nulla sapevano delle stelle splendenti.

La città era al culmine della festa di Halloween.
Con il fumo impiegato per espellere gli spiriti maligni, la città era ancora più fumosa del solito.
Un giorno,
un fattorino che sfrecciava nel cielo notturno respirando il fumo e tossendo,
lasciò cadere sbadatamente un cuore pulsante che stava trasportando
Con una visibilità così terribile, non c’era modo di sapere dove fosse caduto.
Il fattorino si arrese rapidamente e corse via nella notte.
TUMTUM.. TUMTUM… TUMTUM…
Il cuore batteva in un angolo della città dei camini.

Il cuore cadde su un mucchio di spazzatura ai margini della città.
Diversi tipi di immondizia si conficcarono nel cuore pulsante, e alla fine nacque un Uomo Spazzatura.
La sua testa era un vecchio ombrello maltrattato. Dalla sua bocca fuoriusciva gas.
Era un Uomo Spazzatura molto sporco. Un Uomo Spazzatura molto puzzolente.
Ascoltando attentamente, si poteva sentire il suono delle campane da lontano.
Sembravano esserci qualcun’altro in questa città.
L’Uomo Spazzatura si allontanò dal mucchio dei rifiuti.

Quando arrivò in città, era pieno di mostri.
“Ehi, sei vestito in modo alquanto strano.”
Si voltò e vide una zucca fantasma.
“Chi sei tu?”
“Ingoio le fiamme dell’inferno e misteriosamente illumino la notte di Halloween.
Sono Jack-o’-lantern! ”

Tanti mostri cominciarono a radunarsi attorno all’Uomo Spazzatura.
“Iii hi hi, sono una strega, il sovrano della notte e la paura di tutti.”
“… un mostro creato da uno scienziato diabolico; Sono io Frankenstein. ”
“Ho dimenticato come si muore. Io sono uno zombie. ”
Tutti in coro chiesero:
“E tu chi diavolo sei?”
“Sono un Uomo Spazzatura.”
Tutti i mostri scoppiarono a ridere.

L’Uomo Spazzatura si unì a loro e andò in giro per le case della città urlando
“Dolcetto o scherzetto, dolcetto o scherzetto.
Dacci qualche prelibatezza o ti inganneremo! ” si divisero così le prelibatezze raccolte dagli adulti.
Ai bambini più piccoli invece, regalarono dei palloncini.
I palloncini gonfiati dall’Uomo Spazzatura erano molto puzzolenti, e tutti i bambini ne rimanevano incantati.
“OK, la prossima casa. Andiamo, Uomo Spazzatura. ”

I mostri gironzolavano dappertutto e le loro tasche erano piene di prelibatezze.
Il campanello della torre dell’orologio suonò e tutti iniziarono a prepararsi per tornare a casa.
L’Uomo Spazzatura si rivolse ad uno di loro.
“Halloween è divertente. Facciamolo di nuovo domani. ”
“Di cosa stai parlando, Uomo Spazzatura. Halloween è solo per oggi. ”
E così i mostri cominciarono a togliersi le maschere.
Dalla zucca fantasma uscì il piccolo Antonio
mentre Rebecca uscì dal vestito di strega.
Ma come … erano solamente dei travestimenti.

“Che cosa stai aspettando? Togli anche tu la maschera, Uomo Spazzatura. ”
“Sì, non ti piace nemmeno quel costume sporco, vero?”
Rebecca cercò di strappare il vestito di dosso all’Uomo Spazzatura
“Ahi che male”

“Nooooooooo”
Rebecca emise un grido enorme.
“Questa qui non è una maschera!”
I bambini si allontanarono rapidamente dall’Uomo Spazzatura.
“Vai via, mostro!”
“Esci da questa città, Uomo Spazzatura! Sparisci nel mare! ”
I bambini urlavano parolacce una dopo l’altra.

La voce dell’Uomo Spazzatura si diffuse rapidamente in tutta la città.
“È l’Uomo Spazzatura.”
“C’è un mostro nella nostra città.”
Quando l’Uomo Spazzatura si avvicinava a qualcuno, la risposta era sempre quella
“Vai via, Uomo Spazzatura”. “Il tuo odore mi contagierà .” e nessuno gli dava ascolto.
L’Uomo Spazzatura si sedette su una panchina ed emise un sospiro puzzolente.
Fu in quel momento.
“Sei l’Uomo Spazzatura di cui tutti parlano. Ho sentito che la tua non è una maschera? ”

Quando si voltò, vide un bimbo coperto di fuliggine dalla testa ai piedi.
Il bimbo rimase lì anche quando capì che si trattava proprio dell’Uomo Spazzatura.
“Sono Lubicchi, lo spazzacamino. Qual è il tuo nome?”
“…Ummm”
“Se non hai un nome, dovresti dartene uno. Vediamo…
Poiché sei apparso la notte di Halloween, ti chiamerai il Sig. Poupelle di Halloween. ”

“Sig. Poupelle di Halloween, che ci fai qui?”
“Nessuno vuole giocare con me.”
“Hahaha!” Lubicchi rise mentre Poupelle lo diceva.
“È normale, Poupelle. Sei sporco e anche alquanto puzzolente. ”
“Come osi dire! Anche tu sei tutto sporco e nero, Lubicchi. ”

“Beh, sto tornando a casa dal lavoro, quindi, come puoi vedere, sono coperto di fuliggine.”
“La pulizia del camino non è un lavoro per adulti?”
“Mio padre non c’è più, quindi devo pensare io al lavoro.
A proposito, con un odore del genere, non c’è da meravigliarsi se non piaci a nessuno. Vieni a darti una sciacquata nel nostro cortile? ”
“Come? Posso?”
“Anche io devo pulirmi prima di entrare in casa. Tu puoi fare lo stesso. ”
“Perché non mi eviti, Lubicchi?”
“C’è qualcosa di nostalgico nel tuo odore. Mi chiedo se le mia mutande sporche siano da qualche parte attaccate al tuo corpo. ”

Lubicchi lavò il corpo di Poupelle dalla testa ai piedi.
Tutto il sudiciume sparì e anche l’odore era di gran lunga migliorato.
“Grazie, Lubicchi.”
“Hmm… ma la tua bocca è ancora puzzolente. Prova a sentire.”
Poupelle espirò.
“Hahaha, è davvero maleodorante. Poupelle, questo è gas. Spazzolare non aiuta molto. ”
I due giocarono insieme fino a tarda notte.

“Tesoro, hai giocato con quell’Uomo Spazzatura oggi?”
“Non ti preoccupare, mamma. Poupelle non è cattivo. ”
“La curiosità l’hai certamente ereditata da tuo padre.”
Il padre di Lubicchi era l’unico pescatore della città, ma fu inghiottito dalle onde e morì lo scorso inverno.
L’unica cosa ritrovata fu la sua barca da pesca, a brandelli.
Nella città, la gente credeva che ci fossero dei mostri nel mare ed era perciò vietato andarci
“Se l’è cercata” cosi commentava la gente.
“Dimmi, mamma, cosa ti piaceva di papà?”
“Arrossiva ed era dolce. Quando era felice, scorreva il dito indice sotto il naso, in questo modo. ”

Il giorno dopo, Poupelle e Lubicchi salirono su un camino.
“Ho paura, Lubicchi.”
“Andrà tutto bene, tieni duro. Ma il vento diventa sempre più forte, quindi fai attenzione a non far cadere nulla. ”
“Ti è mai caduto qualcosa?”
“Si. Un ciondolo in argento con una foto di mio papà.
Quella era l’unica foto di papà che avevo. Ho provato a cercarla, ma non ho trovato nulla. ”
Lubicchi indicò giù e disse
“È caduto in quel canale fognario.”

“Poupelle, sai cos’è una Stella?”
“Stella?”
“Questa città è tutta coperta dal fumo, giusto? Quindi non possiamo vederle,
ma sopra quel fumo ci sono pietre lucenti chiamate “Stelle”. Non solo una o due. Mille, diecimila o anche di più. ”
“È piuttosto stupido. Stai dicendo una bugia, vero? ”
“… Mio papà ha visto quelle “Stelle”. Quando era lontano in mezzo all’oceano. Ad un certo punto il fumo in alto si è dissolto,
e c’erano migliaia di “Stelle” brillanti che fluttuavano nell’aria.
Nessuno in città gli credette, e papà morì ricordato come un bugiardo.
Ma papà mi ha sussurato “Ci sono delle stelle sopra il fumo” e mi ha insegnato come trovarle “.
Lubicchi alzò gli occhi al fumo e disse
“Credici. Anche quando sei il solo.’ ”

Il giorno dopo, quando Poupelle arrivò sul luogo dell’incontro, il suo corpo stava di nuovo emanando lo strano odore.
E anche il giorno dopo, e quello dopo ancora.
“Poupelle, anche se lo laviamo di continuo il tuo corpo diventa puzzolente.”
Lubicchi si pizzicava il naso e mormorava tra sé e sé quanto fosse puzzolente, nonostante ciò lavava il corpo di Poupelle ogni giorno.

Un giorno
c’era qualcosa di diverso in Poupelle.
“Cosa c’è che non va, Poupelle? Cosa ti è successo?”
Improvvisamente, la spazzatura sull’orecchio sinistro di Poupelle era caduta.
“Dicono che sto sporcando la città.”
“Puoi sentire ora?”
“No, non riesco a sentire nulla dall’orecchio sinistro. Suppongo che quando la spazzatura è caduta dall’orecchio sinistro, ho perso l’udito. ”
“Sono stati Antonio e la sua banda, vero? Che cattiveria!”
“Io sono solo un mostro. Nient’altro.”

Il giorno successivo, Lubicchi venne circondato da Antonio e dalla sua banda.
“Ehi, Lubicchi. Dennis ha il raffreddore.
Devono essere stati i germi fuoriusciti dall’Uomo Spazzatura. ”
“Poupelle si lava il corpo come tutti. Non ha germi! ”
“Che grande bugiardo! Quell’Uomo Spazzatura puzzava anche ieri.
La tua è una famiglia di bugiardi. ”
In effetti, indipendentemente da quante volte lo lavava, il corpo di Poupelle ritornava puzzolente il giorno seguente.
Lubicchi non riusciva a controbattere.
“Perché giochi con quell’Uomo Spazzatura, comunque. Non riesci a capire? Dovresti essere con noi. ”

Mentre Lubicchi tornava a casa strasciando i piedi, Poupelle apparve.
“Ciao Lubicchi. Andiamo a giocare.”
“… Puzzi ancora. Oggi mi hanno preso in giro a scuola per colpa tua.
Perché il tuo corpo continua a puzzare anche se lo laviamo! ”
“Scusa, Lubicchi.”
“Non posso più incontrarti. Non giocherò più con te. ”

Da quel giorno, i due smisero di incontrarsi.
Da quando aveva smesso di giocare con Lubicchi e di lavarsi il corpo, Poupelle diventava sporco di giorno in giorno.
Le mosche brulicavano intorno a lui, e diventava sempre più sporco, sempre più puzzolente.
Le voci su Poupelle continuavano a peggiorare.
Nessuno si avvicinò più a lui.


In una notte silenziosa
qualcuno bussò alla finestra di Lubicchi.
Quando Lubicchi guardò verso la finestra, scorse Poupelle, a malapena riconoscibile.
Il suo corpo era nero di sudiciume e gli mancava un braccio.
Antonio e la banda dovevano averlo fatto di nuovo.
Lubicchi aprì rapidamente la finestra.
“Che stai facendo, Poupelle? Non dovremmo…”
“… Andiamo.”
“Che dici?”
“Andiamo, Lubicchi.”

“Aspetta un secondo. Che cosa vuoi fare?”
“Dobbiamo sbrigarci. Andiamo prima che mi tolgano tutto “.
“Dove andiamo?”
“Dobbiamo sbrigarci. Dobbiamo sbrigarci. ”

Arrivarono ad una spiaggia sabbiosa a cui nessuno osava avvicinarsi.
“Andiamo, Lubicchi. Salta su.”
“Di cosa stai parlando? Questa nave è rotta, non può andare da nessuna parte. ”
Poupelle non lo ascoltò e tirò fuori un sacco di palloncini dalla tasca.
Soffiò e soffiò facendo gonfiare i palloncini.
Fuuu fu, Fuu fu.
“Ehi Poupelle, che stai facendo?”
Fuuu fu, Fuu fu.
“Dobbiamo sbrigarci. Dobbiamo sbrigarci. Prima che mi portino via tutto. ”
Poupelle legò i palloncini gonfiati alla nave, uno per uno.

Centinaia di palloncini furono legati alla nave.
“Andiamo, Lubicchi.”
“Dove andiamo?”
“Sopra il fumo.”
Poupelle slegò la fune di ancoraggio della nave.
“Andiamo a vedere le stelle”.

La nave con i palloncini si sollevò da terra e galleggiò lentamente in aria.
“Sei sicuro che funzioni!?”
Era la prima volta che Lubicchi vedeva la città da un punto così alto.
La vista notturna della città era bellissima.
“Allora, trattieni il respiro. Fra poco entreremo nel fumo. ”

BRRRRRRRRR.
Non si poteva vedere nulla all’interno del fumo. Tutto completamente oscuro.
Si poteva udire la voce di Poupelle nel rombo del vento.
“Tieniti forte, Lubicchi.”
Il vento diventava più forte man mano che salivano più in alto.

“Lubicchi, alza lo sguardo. Stiamo uscendo dal fumo! Non chiudere gli occhi “.
BRRRRRRRRR.


“… Papà non mentiva.”
C’erano innumerevoli punti di luce.
Dopo aver fissato le luci per un po ‘, Poupelle esclamò con dolcezza:
“Per tornare giù, tutto ciò che devi fare è togliere i palloncini dalla nave, ma non puoi toglierli tutti in una volta.
Se li sleghi tutti subito, la nave precipiterà, quindi uno per uno, uno per uno… “
“Di cosa stai parlando, Poupelle? Torneremo giù insieme, vero? ”
“ Le nostre strade si dividono qui.
Sono davvero felice di aver visto le “Stelle” con te “.

“Cosa intendi? Torniamo giù insieme. ”
“Ah, Lubicchi. Ho cercato quel ciondolo che hai perso.
La spazzatura in quel canale fognario finisce nell’impianto di smistamento dei rifiuti,
quindi ho pensato che doveva essere lì. ”

“Sono un Uomo Spazzatura, nato in un mucchio di immondizia, quindi sono abituato a rovistare tra i rifiuti.
Da quel giorno l’ho cercato nella spazzatura, ma non sono riuscito a trovarlo…
Ho pensato che ci sarebbero voluti solo una decina di giorni per trovarlo… “

“Ecco perché il tuo corpo era così… Poupelle, sono stato cattivo con te. ”
“Non pensarci. Dal momento in cui mi hai rivolto la parola per la prima volta
ho deciso che sarei stato per sempre tuo amico, qualunque cosa accadesse. ”
Lacrime sgorgarono dagli occhi di Lubicchi.
“E comunque, il ciondolo non era all’impianto di smistamento dei rifiuti.
Sono stato davvero stupido.
Avrei dovuto rendermene conto quando hai detto ‘Senti una certa nostalgia nel tuo odore.’ ”
Poupelle aprì l’ombrello maltrattato, che era la sua testa.
“E’ stato qui tutto questo tempo.”

All’interno dell’ombrello pendeva un ciondolo d’argento.
“Il ciondolo che stavi cercando era proprio qui. È il mio cervello.
Ecco perché hai sentito un odore nostalgico.
Così come quando ho perso la spazzatura dall’orecchio sinistro non riuscivo più a sentire nulla,
allo stesso modo, se perdo questo ciondolo, smetterò di muovermi.
Ma questo pendente è tuo. Il tempo che ho trascorso con te…
mi hai reso veramente felice. Grazie Lubicchi, arrivederci… “
Poupelle alzò la mano per staccare il ciondolo, ma poi…

“No!”
Lubicchi afferrò il braccio di Poupelle.
“Che cosa stai facendo, Lubicchi? Questo pendente è tuo.
Anche se lo terrò, Antonio e la sua banda me lo strapperanno di dosso un giorno,
e a quel punto sarà davvero perso.
E tu non sarai mai più in grado di vedere la foto di tuo padre “.
“Possiamo scappare insieme.”
“Non essere sciocco. Se ti vedono con me ancora
potrebbero colpirti la prossima volta ”.
“Non mi interessa. Possiamo condividere il dolore. Siamo due per qualcosa. ”

“Ci incontreremo tutti i giorni, Poupelle. Così potrò vedere la foto di papà ogni giorno.
Deciso, ci vedremo ogni giorno. Giocheremo insieme ogni giorno, come una volta. ”
Lacrime sgorgarono dagli occhi dell’Uomo Spazzatura.
Giocare con Lubicchi ogni giorno… era una strana sensazione, come qualcosa che desiderava da molto tempo.
“Poupelle, le stelle sono così belle. Grazie per avermi portato qui.
Sono davvero felice di averti incontrato. ”
Poupelle arrossì e disse,

“Smettila, Lubicchi. Mi stai mettendo in imbarazzo.”
E poi si strofinò sotto il naso con il dito indice.

“… Poupelle, perdonami. Mi ci è voluto un po’ per capirlo. Ma ora capisco… capisco.
Halloween è il giorno in cui gli spiriti dei morti fanno visita ai vivi ”
“Di cosa stai parlando? Lubicchi.”
“Il Sig. Poupelle di Halloween, ti riconosco adesso.”

“Sei venuto a trovarmi, papà.”
LA FINE
Illustratore, scrittore, regista AKIHIRO NISHINO
Translator:
Traduttori Fabiana, Kohei

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